“IL VALORE UMANO” Programma di Educazione Sociale

Il Programma, ideato e promosso dalla Associazione METE – diretta da Giorgia Butera (fattorelliana DOC) – in sinergia con l’OIDUR, è inserito nell’ambito del Manifesto di Attenzione Sociale, dal titolo: ‘Interveniamo nella Cura della Società’.

Focalizza i vari aspetti della Società Contemporanea in un confronto costante con i diversi Target, partendo dall’analisi sociale per approdare in metodologie di intervento in relazione al soggetto recettore (secondo la Tecnica fattorelliana).

La nostra Organizzazione vanta una importante (e concreta) esperienza nell’ambito di Programmi Educativi, Campagne di Responsabilità Sociale, Ricerca ed Analisi.

Abbiamo ritenuto che si dovesse agire su un principio insindacabile: ‘Trasmettere la cultura delle regole, l’attenzione verso la vita, il valore delle persone e la pratica della cura. La cura verso il sentimento del mondo, il senso delle relazioni, la conoscenza dell’altro. Attribuire valore genera rispetto e protezione. Il Valore Umano accresce nel tempo, ma può anche disperdersi se smettiamo di nutrirlo correttamente’.

Il Programma si compone di 5 Fasi.

I destinatari sono: studenti, famiglie, cittadini, operatori del settore ed Istituzioni.

Uno sguardo attento lo rivolgiamo alle nuove generazioni, le quali devono essere abituate già dai primi dell’infanzia e dell’adolescenza a riflettere, indagare, parlare, comprendere ed esprimere i sentimenti sul valore umano, sociale e simbolico (oltre che affettivo) dei rapporti tra gli individui. Anche nella sfera digitale.

Modalità di Svolgimento: Organizziamo Incontri e Conferenze On/Offline offrendo differenti piani educativi/formativi in qualunque luogo ne richieda l’intervento, incluse le Comunità Parrocchiali. Incontri On/Offline pubblici con la Cittadinanza. Produzione Video e Produzione Grafica. Conferenze istituzionali, e di settore.

Luogo di svolgimento: Territorio internazionale e nazionale con eventi locali

Destinatari dell’iniziativa: Studenti, famiglie, cittadini, operatori del settore ed Istituzioni

Siti Web di Riferimento: www.meteassociazione.it, www.culturaldemocracy.eu, www.oidur.eu, www.giorgiabutera.it

PROGRAMMA

1° Fase: Campagna di Sensibilizzazione attraverso la realizzazione di un Manifesto e Spot; 2° Fase: Dossier informativi su infanzia, adolescenza, famiglia e cultura femminile;
3° Fase: Campagna Social ‘In ogni parte del Mondo’;
4° Fase: Panel, Seminari e Ricerca Sociale;
5° Fase: Conferenza Formativa: 1) Principi Generali; 2) Il Rispetto delle Regole e la Tutela del Valore Umano Individuale, sociale e collettivo; 3) Il Valore Umano nelle sue Prospettive, analisi e criticità;
4) Metodologie di Intervento nella Risoluzione dei casi; 5) Conclusioni.

a cura di Giorgia Butera

Giorgia Butera: con la metodica fattorelliana, al via la “Conferenza Permanente sulla Società Contemporanea’ e Programma ‘Il Valore Umano”

Dal San Paolo Palace (Palermo), lanciamo la prima “Conferenza Permanente sulla Società Contemporanea: Analisi, Prospettive e Criticità“.

La Conferenza focalizzerà i vari aspetti della società contemporanea in un confronto costante con i diversi Target, partendo dall’analisi sociale per approdare in metodologie di intervento in relazione al soggetto recettore (secondo la Tecnica fattorelliana). E ciascuna, avrà un Item dedicato.

L’esigenza arriva dalla società in bilico, da un crollo valoriale di enorme incisività, dal non comprendere cosa sia corretto, e cosa no. Contestualmente, valorizziamo i fattori positivi che determinano la crescita sociale.

Altro intervento è il Programma di Educazione e Benessere Sociale, dal titolo ‘Il Valore Umano’, formalizzato insieme al dottor Francesco Ghirelli (Presidente Onorario METE), Sara Baresi (Direttrice Generale OIDUR), Barbara Galli (Founder Talent Up) e Rosa Iudici (Manager Di Marca Service).

Ne ‘Il Valore Umano’, si affrontano aspetti della vita da trattare con armonia ed equilibrio, capaci di determinare le personalità e le azioni di ciascun individuo.

Il nostro principio incarna il diritto ed il dovere di insegnare la cultura di attenzione e valorizzazione della pratica sulla cura. Aver cura delle cose, della gente. Della vita. La cura verso il sentimento del mondo, il senso delle relazioni, la conoscenza dell’altro.

In questo modo, si ha la capacità di ripristinare ordine nell’animo umano, attribuendone ulteriore valore. Vengono offerti servizi di aiuto e conoscenza alle persone riguardante la realtà sociale, inclusa la sfera digitale.

L’Équipe è formata da operatori professionali e multidisciplinari. Sono interessate diverse tipologie organizzative in un perfetto sistema di partenariato. Riteniamo importante sensibilizzare ed educare, e fornire contestualmente strumenti di aiuto globale.

Giorgia Butera

Giorgia Butera: “Nuova Pubblicazione, Programma di Educazione Sociale e Conferenza Permanente sulla Società Contemporanea”

METE, Organizzazione presieduta da Giorgia Butera (Autrice ed Oratrice alle Nazioni Unite), riconosciuta in ambito nazionale ed internazionale, sviluppa la sua azione attraverso la Tecnica Sociale dell’Informazione di Francesco Fattorello.

Anche i recenti lavori hanno utilizzato la Teoria di Fattorello, citiamoli.

Nell’ambito del “Manifesto di Attenzione Sociale”, dal titolo ‘Interveniamo nella Cura della Società’, la Presidente METE/OIDUR ha annunciato in occasione dell’ultimo Consiglio Direttivo, l’istituzionalizzazione della ‘Conferenza Permanente sulla Società Contemporanea: Analisi, Prospettive e Criticità’.

La Conferenza focalizzerà i vari aspetti della società contemporanea in un confronto costante con i diversi Target, partendo dall’analisi sociale per approdare in metodologie di intervento in relazione al soggetto recettore (secondo la Tecnica fattorelliana). E ciascuna, avrà un Item dedicato.

L’esigenza arriva dalla società in bilico, da un crollo valoriale di enorme incisività, dal non comprendere cosa sia corretto, e cosa no. Contestualmente, valorizziamo i fattori positivi che determinano la crescita sociale.

Altro intervento è il Programma di Educazione e Benessere Sociale, dal titolo ‘Il Valore Umano’, formalizzato insieme al dottor Francesco Ghirelli (Presidente Onorario METE), Sara Baresi (Direttrice Generale OIDUR), Barbara Galli (Founder Talent UP) e Rosa Iudici (Manager Di Marca Service).

Ne ‘Il Valore Umano’, si affrontano aspetti della vita da trattare con armonia ed equilibrio, capaci di determinare le personalità e le azioni di ciascun individuo. Il nostro principio incarna il diritto ed il dovere di insegnare la cultura di attenzione e valorizzazione della pratica sulla cura. Aver cura delle cose, della gente. Della vita. La cura verso il sentimento del mondo, il senso delle relazioni, la conoscenza dell’altro. In questo modo, si ha la capacità di ripristinare ordine nell’animo umano, attribuendone ulteriore valore.

Vengono offerti servizi di aiuto e conoscenza alle persone riguardante la realtà sociale, inclusa la sfera digitale. L’Équipe è formata da operatori professionali e multidisciplinari. Sono interessate diverse tipologie organizzative in un perfetto sistema di partenariato. Riteniamo importante sensibilizzare ed educare, e fornire contestualmente strumenti di aiuto globale.

In ultimo, l’uscita del Testo ‘Manifesto della Società Contemporanea. Comportamenti, Linguaggi, Diritti Umani, Intelligenza Artificiale’ per Gemma Edizioni. Introduzione a cura del Prof. Antonio Votino, e Postfazione a cura di Elisa Giomi (Commissario AGCOM). All’interno del Testo viene presentata la Teoria fattorelliana.

Infine, tra i vari appuntamenti in Agenda, ricordiamo giorno 17 maggio 2025 la presenza della Butera a Varese, in occasione della Giornata Mondiale per le Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione, invitata dalla “Fondazione Felicita Morandi est” per intervenire e riflettere su come i nuovi canali di telecomunicazione siano diventati luoghi dove si genera violenza. Sarà presentato il Testo ‘Dal Sexting al Revenge Porn’ (Castelvecchi Editore).

L’azione è contestualmente attiva in ambito internazionale: in essere il ‘Programme Femmes Plus’ in Congo, dove interviene per porre fine ai matrimoni precoci nella provincia del Katanga in Partnership con Andrè Shongo Diamba (Docteur Programme Intégré de Santé de Reproduction et Familial) dalla Democratic Republic of Congo.

Il ‘Programme Femmes Plus’ è ideato da Giorgia Butera e Sara Baresi nell’ambito del Manifesto di Attenzione Sociale, ed è attivo sia in ambito nazionale sia internazionale. Si compone di 3 Global Goals:

– Benessere Sociale ed Organizzativo: Aziendale, Manageriale, Associativo, Accademico e Cooperazione;
– Formazione: Educazione, Sensibilizzazione Informazione, Affermazione, Autodeterminazione e Leadership;
– Sostenibilità: Tutela Ambientale, Giovani, Migrazione, Rispetto e Valorizzazione della Diversità.

Per ulteriori informazioni:
www.meteassociazione.it
www.culturaldemocracy.eu
www.giorgiabutera.it
www.oidur.eu

Giorgia Butera audita in Senato: “Invito ai Legislatori italiani ad adeguare le leggi all’era attuale seguendo la Tecnica fattorelliana”

“Nel mese di novembre sono stata audita in Commissione Affari Costituzionali al Senato della Repubblica in relazione all’indagine conoscitiva sul fenomeno della prostituzione realizzata attraverso piattaforme telematiche di incontri.

La motivazione che ha portato i legislatori a tale audizione è dipesa da una società moderna lontana da leggi passate, per usi e costumi.

La legge sulla prostituzione, cosiddetta Legge Merlin risale al legge 20 febbraio 1958, n. 75.

È cambiato il mondo, il digitale ha trasformato radicalmente la vita delle persone, così come le professioni.

Ed ancor di più, quelle che attraverso la rete possono avere un aumento esponenziale di notevole spessore.

L’invito che sento di rivolgere, oltre alle indicazioni personali dettate da competenza, è quello di seguire la tecnica fattorelliana applicandola alla contemporaneità. Mai dimenticare il soggetto recettore, il soggetto principe al quale la legge sarà poi rivolta.”

Giorgia Butera (Oratrice alle Nazioni Unite)

Giorgia Butera (Studiosa ed Oratrice alle Nazioni Unite): “La Tecnica Sociale di Francesco Fattorello incide con successo nel benessere organizzativo aziendale”

In ogni contesto della comunità/società è consigliabile nei casi di interrelazione personale l’utilizzo della Tecnica Sociale di Francesco Fattorello. Farne a meno comprometterebbe la valenza logica-scientifica del rapporto stesso. Anche in segmenti aziendali e/o manageriali.

Non può esistere un’impostazione teorica sulla comunicazione sempre valida ed applicabile a qualunque recettore. Ma si interviene su soggetti attivi che reagiscono ai numerosi stimoli ricevuti sulla base delle proprie facoltà opinanti e delle proprie attitudini sociali prodotte dalle diverse e determinanti acculturazioni.

Da Studiosa, Tecnico della Comunicazione ed Oratrice alle Nazioni Unite, quotidianamente sperimento il “benessere organizzativo”. Un concetto valido per ogni cosa e perfetto in contesti produttivi, incidendo sull’andamento del business e sulla cultura aziendale.

Il concetto di “Benessere Organizzativo” riguarda tutti i settori aziendali, dalla dirigenza alla gestione del personale.

Ed include: l’atmosfera e il clima aziendale, il work life balance, la qualità della vita in azienda, le possibilità di crescita, le relazioni interpersonali ed il rapporto tra il datore di lavoro e i propri collaboratori.

Ma affinché tutto questo si concretizzi con successo è ineludibile l’utilizzo della Tecnica fattorelliana.

Giorgia Butera

Presidente METE/OIDUR – Studiosa/Scrittrice – Tecnico della Comunicazione – Oratrice alle Nazioni Unite – Difensore Diritti Umani

www.giorgiabutera.it  – www.meteassociazione.itwww.culturaldemocracy.euwww.oidur.eu

Giorgia Butera (Presidente METE/OIDUR): “La narrazione televisiva nei casi di vulnerabilità oggettiva”

Quotidianamente assistiamo ad una filiera di contenitori televisivi, e molti di essi con un occhio attento su casi di violenza, in particolare, femminili. Messaggi fuorvianti, che nulla riguardano il contesto narrato. Qualunque spettatore attento ne percepisce, da subito, l’errore.

Chi segue, codifica quanto ricevuto. Capita, invece, di trovarsi dinnanzi a strumentalizzazioni (anche) linguistiche, assistendo a narrazioni televisive distorte dal realismo per puro accento sensazionalistico. La vittima è la vittima. La violenza è la violenza.

La fedeltà narrativa è indispensabile, non bisogna in alcun modo travalicare aspetti oggettivi e soggettivi della storia. Chi la produce potrà vincere al primo atto, subito dopo sarà un boomerang infelice creando una bolla di false verità.

Ed eticamente, non è corretto nei confronti di chi vive una condizione esistente di fragilità.

Giorgia Butera

La Teoria Fattorelliana alla Conferenza su Panel “Educazione e Consapevolezza al Sexting. Stop al Revenge Porn”

METE, Organizzazione, presieduta da Giorgia Butera, e riconosciuta in ambito nazionale ed internazionale, sviluppa la sua azione attraverso la “Tecnica Sociale dell’Informazione” di Francesco Fattorello.

Ed in occasione della Conferenza Istituzionale, tenutasi in Sala Tatarella (Camera dei Deputati, Roma) lo scorso 28 novembre 2023, alla presenza dell’On. Eugenia Roccella (Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità), discutendo il Panel ‘Educazione e Consapevolezza al Sexting. Stop al Revenge Porn’, è stata introdotta la Teoria fattorelliana, quale metodo scientificamente perfetto per ideare e mettere in atto una Campagna di Responsabilità Sociale. Come quella, discussa in Conferenza.

Secondo la Teoria di Fattorello, gli attori del processo comunicativo sono parimenti elevati al rango di soggetti, egualmente dotati di facoltà opinanti e, di conseguenza, hanno pari dignità. Allo stesso modo non esiste alcun tiratore che colpisce un target, bensì due soggetti attivi che reagiscono ai numerosi stimoli ricevuti sulla base delle proprie facoltà di giudizio e delle proprie attitudini sociali, prodotte da determinati processi di acculturazione.

Sono intervenuti tra gli altri: On. Carolina Varchi (Segretario di Presidenza – Camera dei Deputati), Roberto Tobia (Segretario Nazionale Federfarma), On. Elisabetta Lancellotta (Commissione di Inchiesta Violenza di Genere e Femminicidi), Angela Margiotta (Presidente Nazionale ‘Farmaciste Insieme’), Sara Baresi (Direttrice Generale OIDUR – Osservatorio Internazionale Diritti Umani e Ricerca) ed Antonio Votino (Presidente CE.S.MA.L.).

In conferenza è stato presentato l’impegno portato avanti da più di 3 anni dall’Organizzazione METE nell’educazione e consapevolezza al Sexting, ed al contrasto al Revenge Porn (un reato, vero e proprio). I dati dichiarano, che oltre due milioni di persone in Italia ne sono vittime. Le denunce sono in aumento in ogni regione d’Italia.

È fondamentale per METE, precisare un equivoco sibillino: si continua a parlare di Revenge Porn, con il sottinteso pensiero che se le immagini non fossero state girate, non avrebbero nemmeno potuto essere diffuse e dunque anche la vittima risulta essere un po’ colpevole, è un atteggiamento pericoloso. L’art. 612-ter del Codice Penale parla di “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”, ed è così che dobbiamo definire questo reato.

Inoltre, necessita una regolamentazione differente, trattandosi di forme di violenza che attraversano facilmente i confini e vengono perpetrate attraverso le tecnologie digitali. Durante il Panel, il Professore Antonio Votino ha tracciato il rapporto tra Intelligenza Artificiale e Sexting/Revenge Porn.

Giorgia Butera, fattorelliana D.O.C., dal 2015 interviene al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite

Giorgia Butera, Sociologa della Comunicazione, Scrittrice, Advocacy e Presidente di METE (Organizzazione basata in Sicilia, impegnata nella mediazione socio-culturale tra i popoli, nell’affermazione dei principi civili, democratici, liberali ed educativi di ciascun individuo e nella giustizia sociale. Promuove Cultura di Pace), dal 2015 interviene nelle varie Sessioni del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra.

Diverse, anche, le Conferenze alle quali ha partecipato, intervenendo.

Sin da subito ha sviluppato disciplina, competenza e creatività. Per la Butera, il lavoro, è avere l’idea visionaria che apre nuovi scenari. È avere la consapevolezza, che ogni successo sia frutto di disciplina e competenza. Che non esiste una casualità nell’ottenere risultati. È il cogliere stimoli, in ogni parte dell’universo.

Una forte emozione è avvenuta giorno 8 marzo, quando in apertura dei lavori, l’Alto Commissariato ha dichiarato nella Grande Sala, l’importanza della giornata essendo l’International Women’s Day. Ed ha avuto la risposta più naturale del mondo: essere nel posto giusto per l’impegno che quotidianamente mette in atto in difesa delle donne e bambine, in particolare.

Una giornata di richiamo istituzionale molto importante, avendo ricevuto l’invito strettamente personale da parte del Presidente della Repubblica Italiana, in occasione della Celebrazione Giornata Internazionale della Donna, che hanno avuto luogo al Palazzo del Quirinale, ma essendo Delegata Onu, con grande rammarico non ha potuto partecipare.

 

Giorgia Butera: “Le parole danzano, si accarezzano, sono esatte nella loro unione. Ed io, le benedico”

Giorgia Butera

Un lavoro necessario quello che conduce all’utilizzo esatto della parola. Lei crea, comunica, significa, emoziona, dialoga e si confronta. Noi siamo ciò che diciamo.

In virtù di questo nobile concetto, considerato l’utilizzo dilagante di parole errate e di ossimori ingiustificabili, ho deciso di dedicare un Saggio all’utilizzo delle parole, a quelle che nell’ambito dei Diritti Umani contribuiscono alla percezione negativa “dell’altro”.

La ricerca, pubblicata dal Wall Street Journal in un articolo dal titolo «What words tell us» («Cosa le parole raccontano di noi»), restituisce l’istantanea di una società individualista, competitiva e poco educata.

Parole come famiglia, collettivo, tribù, sono lentamente sfumate: il senso di comunità è stato sostituito da uno spirito competitivo. Tutto questo comporta una non più educazione ai sentimenti del cuore.

La coppia di studiosi americani Pelin e Selin Kesebir hanno scoperto che l’uso di parole come “coraggio” e “forza d’animo” è diminuito del 66 per cento, quello di “gratitudine” e “apprezzamento” del 49 per cento.

Entriamo subito nel merito per far comprendere quanto una definizione, una parola, una frase possano indurre in stereotipi resi normali. Cito il caso dei Verbali ad uso del Ministero dell’Interno, ove, quando si tratta di un caso di trasferimento da una struttura ad altra per un migrante, leggiamo come dicitura in alto: “Verbale di Consegna”.

È drammatico, è pericoloso, è quanto di più offensivo possa esserci. Non si trasferiscono le persone, ma le merci. Se una Istituzione attribuisce valore materiale e non umano alle persone, stiamo servendo tutta quella parte che desidera denigrare il diverso.

Altra definizione è “Carico Residuale”. Le persone sono un carico? Siamo davvero capaci di ritenere le persone un carico?

E per entrare nel merito del nostro impegno riguardante i viaggi esteri con la finalità degli abusi sessuali minorili, volgarmente definito Turismo Sessuale, accolgo l’analisi dell’Avvocato Francesca Ghidini, la quale afferma: “Cambiare le parole può aiutare a cambiare la società e a modificare la percezione della realtà, ingenerando consapevolezza.”

L’uso del termine (improprio) “turismo sessuale” per descrivere un abuso sessuale perpetrato a danno di un minore è inaccettabile poiché accosta due parole avulse dal fenomeno sotteso e dalla connotazione intrinsecamene positiva come il turismo (viaggio, scoperta) e il sesso (inteso come atto consapevole, libero, gioioso).

Peraltro, “turismo sessuale” non ha alcuna valenza giuridica poiché non descrive alcun reato, né si conforma alla definizione Europea della fenomenologia (“sexual exploitation and sexual abuse”, cfr. Lanzarote Convention).

Si tratta (solo) di una parola di comodo, totalmente fuorviante rispetto alla percezione del fenomeno che dovrebbe descrivere, ovvero, gli abusi sessuali sui minori.

“Turismo sessuale” suona meno ripugnante, l’abominio resta in sordina. Il viaggio volto allo sfruttamento sessuale dei minori potrà essere indicato come “viaggio per abuso sessuale di minore” (oppure con altra definizione analoga). È ora di rendere giustizia alle vittime della violenza. Chi parte per abusare sessualmente di un minore non è un “turista”, bensì un pericolosissimo criminale.

Giorgia Butera


Qui il profilo di Giorgia Butera

La Teoria Fattorelliana all’Università della Tuscia

Giorgia Butera (Sociologa della Comunicazione, Presidente Mete Onlus e Scrittrice) è stata invitata dal Professor Michele Zizza ad intervenire online in occasione di una lezione da lui stesso tenuta sulla “Tecnica Sociale” di Francesco Fattorello.

L’incontro è avvenuto con gli Studenti dell’Università degli Studi della TUSCIA – Dipartimento di DISUCOM (Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo).

La Butera ha iniziato il suo intervento ringraziando il Professor Giuseppe Ragnetti (Direttore dell’Istituto) e successivamente ha illustrato la teoria fattorelliana.

Attraverso la presentazione di fatti realmente accaduti è stato spiegato quanto sia imprescindibile la conoscenza del soggetto recettore.

Gli attori del processo comunicativo sono “soggetti” entrambi dotati di facoltà opinanti e quindi di pari dignità. Non vi è più un tiratore scelto che colpisce l’uomo-bersaglio-target, ma vi sono due soggetti attivi che reagiscono ai numerosi stimoli ricevuti, sulla base delle proprie facoltà opinanti e delle personali attitudini sociali prodotte dalle diverse e determinanti acculturazioni.

Qui il link al sito personale di Giorgia Butera