In questo spazio, le parole cadono in successioni, ombre metamorfiche di silenzioso passato.
Sono oltre il dolore che tace.
Non c’è orizzonte né solco in cui porre il seme.
Cade una pioggia bluastra.
Lampo di solita inerzia nel cielo, il tuo sguardo. Rassegnato.
Non abbiamo che la vita, costruita e disegnata in origami, dileggiata o nel cuore amata. I
l sogno ha perso la lotta.
Avido, lo insegue il destino.
Noi siamo lì. Fermi. Già attesa.
Marina Petrillo
Un’orgia d’anime bramose di sapere s’assembla unisona ignara del futuro e cerca, e scruta…e pensa a ciò che vede ma non sa capire.
Stravolgere concetti ed esserne coscienti cullarsi nel limbo tra saggi ed ignoranti, quale che sia la meta ignoto è il condottiero maestro è…il sol pensiero!
Il premio per ognuno sarà disconoscenza di propria identità, per esaltar l’essenza, essenza d’interiore, propria di noi altri che sesso si nasconde in atteggiamenti scaltri.
Credici amico mio, fallo con l’istinto che in questo mondo non puoi “vedere” tutto e quello che non vedi magari è anche più bello basta predisporsi di… buona volontà….e un corso Fattorello
Remo Diana
Sei tu, mio poeta, a percorrere Il lato sinistro del cuore.
Declini il senso ultimo in lenta scansione e non taciti i sensi.
Sferraglia il giorno in sconnesse aritmie.
Trafigge la luce meridiana, parola, già verbo.
Immota presenza in spazi di cielo, dondoli lo smarrito mio sguardo.
Anima di tutte le sillabe silenti, crocevia di lingue in acrobatica forma.
J’accuse tra infami menzogne
Sospeso Nelle tue mani Il vero.
Marina Petrillo