Il Fattorello al Cinema Metropolitan: Videocracy

Videocracy – Basta apparire (Videocracy)

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Sceneggiatura: Erik Gandini
Montaggio: Johan Söderberg
Produzione: una produzione Atmo AB in coproduzione con Zentropa Entertainment7
Distribuzione: Fandango
Paese: Svezia 2009
Uscita Cinema: 04/09/2009
Genere: Documentario
Durata: 85 Min
Formato: Colore Formato di ripresa – S16mm, HDV – Formato di proiezione 35mm

 

ISTITUTO “FRANCESCO FATTORELLO”

SCIENZE E METODOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE

SCUOLA SUPERIORE – ROMA

16 settembre 2009: Una data da ricordare

A cura del Dott. MARCO CUPPOLETTI

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Roma 18 settembre 2009

La data del 16 settembre 2009 sarà sicuramente ricordata in futuro da chi si interessa di comunicazione per via di un evento a dir poco clamoroso per molti ma prevedibile per noi del Fattorello.

I dati di rilevazione dell’auditel (sistema che rileva il numero dei telespettatori sintonizzati su un dato programma televisivo nell’arco temporale) relativi alla serata televisiva del giorno precedente, hanno sancito con estrema chiarezza che la fiction messa in onda da canale 5 in sovrapposizione oraria al programma “porta a porta” in onda sulla rete ammiraglia della RAI, ha riportato un ascolto nettamente superiore (22,61 di share contro il 13,47) rispetto alla sua concorrente, nonostante la presenza, nel programma del servizio pubblico radiotelevisivo, del presidente del consiglio Silvio Berlusconi per un evento importante come la consegna delle prime case ai terremotati abruzzesi dopo il recente sisma.

Il dato è maggiormente significativo anche perché la RAI, attraverso una articolata variazione di palinsesto aveva evitato di trasmettere in contemporanea altri programmi di un certo interesse come ad esempio “Ballarò” su RAI 3 lasciando alla trasmissione sulla rete 1 il massimo della possibilità di attrarre audience.

Le valutazioni che si possono trarre  da quanto accaduto sono evidenti:

La televisione si riconferma prepotentemente per quello che è in realtà e che in fondo sempre stata sin dalla sua invenzione, un mezzo cioè dedicato prevalentemente all’intrattenimento.

Un programma di approfondimento informativo come “Porta a Porta” ha un suo pubblico ben connotato che segue la trasmissione sia che vada in prima o in seconda serata ( i soliti 4 milioni circa di spettatori), mentre il grosso dell’audience che assiste ai programmi di prima serata preferisce di gran lunga vedere qualcosa di evasivo; un film oppure appunto una fiction come quella mandata in onda da canale 5. Quindi è stato commesso un grossolano errore di programmazione.

E’ la prova inconfutabile che lo spettatore segue unicamente i suoi gusti e non si lascia certo condizionare nelle sue scelte.

Di fronte a questo risultato crollano miseramente tutte le teorie sulla persuasione occulta del mezzo televisivo e sul suo potere di condizionare la volontà dello spettatore.

La speranza è che nel prossimo futuro, quanto oggi appreso, semmai ci fosse stata la necessità di una ulteriore conferma, possa servire a riflettere meglio su quanto davvero la televisione sia lo strumento adatto per ottenere una efficace propaganda politica.

Molto interessante e degno di essere gelosamente conservato a questo proposito risulta il qui riportato articolo del 17 settembre 2009 del quotidiano “il Riformista” a firma del Direttore Antonio Polito, articolo che definirei formulato senza dubbio  in chiave “Fattorelliana”.

il  Questionario del Fattorello ————> Questionario Videocracy

L’ Articolo del giornale Riformista ——>La pernacchi tv al conflitto d’interessi