Info War e geopolitica delle comunicazioni

Nell’ambito della problematica delle “informazioni” e quindi in chiave geopolitica e geostrategica della “guerra delle informazioni”, non si può non ricordare la «Teoria» di Fattorello, che è stata proseguita e propugnata dal suo allievo Giuseppe Ragnetti. Nel volume di Danilo Ceccarelli Morolli, Appunti di Geopolitica (Roma 2018), l’Autore riprende tale questione ricordando al lettore proprio l’importanza di tale «Teoria».

Capitolo II
§2.2. Info War e geopolitica delle comunicazioni
Connessi ai concetti sopra accennati vi è quello della Info War, letteralmente la “guerra delle informazioni”. Se la Cyber War ha come oggetto l’attacco delle reti informatiche e dei sistemi informatici, l’Info War ha come scopo quello di cercare di orientare la pubblica opinione. Il problema della pubblica opinione e dell’impatto sulla classe dirigente è stato da sempre avvertito da tutti i poteri. I Nazisti fecero della propaganda uno strumento teso alla manipolazione sociale di cui Joseph P. GOEBBLES (1897-1945, ministro della propaganda hitleriana dal 1933 al 1945) può considerarsi come una sorta di fautore. Ai tempi del nazismo si riteneva che la massa fosse un soggetto passivo; al contrario la “scuola” italiana della tecnica sociale dell’informazione, propugnata da Francesco FATTORELLO (1902-1985)45 – poi brillantemente proseguita da Giuseppe RAGNETTI – ha chiarito come anche la pubblica opinione (46) sia composta da soggetti opinanti, sfatando così la chimera della dominazione mentale della massa.
(46) Cfr. RAGNETTI G. (a cura di), Francesco Fattorello – Teoria della tecnica sociale dell’informazione, Urbino 2005.

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