COMUNICO … ergo sum

“Ho il piacere di comunicare….”

Il bisogno di comunicare con gli altri è una prerogativa irrinunciabile dell’uomo.  I momenti di scambio, dialogo vero “senza maschere” con la propria “isola felice”, così rari nella nostra quotidianità, sono indispensabili per il nostro equilibrio psicofisico.

Aggressività, timidezza, ansia, indecisione, sensi di colpa, bassa o eccessiva autostima condizionano sempre la nostra vita quotidiana.

Essere consapevoli del proprio stato d’animo ci aiuta a capire come siamo interiormente e ciò ha un effetto benefico sulle relazioni che stabiliamo con gli altri. “Conosci te stesso” dunque, ma non solo. Imparare a comunicare è facile a dirsi, ma non a farsi. La comunicazione, dovete sapere, è una strana materia, una disciplina difficilissima e tanto sottovalutata. Se il chimico interagisce con sostanze e composizione degli elementi, se l’avvocato ha a che fare con pratiche, atti e codici vari, il tecnico con macchine e meccanismi, la comunicazione tratta delle relazioni con gli esseri umani. Mica semplice!

La comunicazione è un processo mai definitivo e mai definito, è in continua evoluzione perché, semplicemente, gli esseri umani sono diversi gli uni dagli altri, non sono fissi né catalogabili, non si possono applicare “formule magiche” o ricette ad effetto immediato! Vi siete imbattuti in una bella ma alquanto difficile disciplina voi che vi avvicinate allo studio della comunicazione! State attenti! Una volta entrati nel mondo della comunicazione non farete più ritorno al vostro quotidiano “banale” e pieno zeppo di luoghi comuni. Chi si occupa di comunicazione va oltre le tecniche e le formulette, spacca il capello in quattordicimila parti e…non è soddisfatto. Il percorso è faticoso, anche se intellettualmente coinvolgente, e sarà difficile demolire conoscenze limitate ma fortemente radicate nel corso degli anni. Talvolta superficiali ma, tuttavia, rassicuranti ed importanti per ognuno di voi.

Dovrete acquisire la consapevolezza che se volete comunicare con qualcuno dovete abbandonare il vostro egocentrismo e pensare solo ed esclusivamente al vostro soggetto recettore perché non sempre considerazioni e pensieri ritenuti importanti ed interessanti  per noi, lo sono altrettanto per chi ci ascolta. Proprio così!

La comunicazione non avviene in partenza ma all’arrivo, cioè avviene in colui che ascolta, nella testa del soggetto recettore.

La “dotta ignoranza”.

Socrate: “Ciò che mi importa è di essere d’accordo con me stesso e cercare di non fare mai il contrario di ciò che penso”.

Sofista: “ E che cosa pensi, che cosa sai di più di quanto non sappiano gli altri?”

Socrate: “ Che cosa so più degli altri? So di non sapere niente”.

Socrate, come si direbbe oggi giorno, era uno che la sapeva lunga!

Vi ho anticipato già prima dell’importanza di conoscere se stessi e mettersi continuamente in discussione, ebbene, il dialogo qui proposto ne evidenzia tutta l’importanza. Il dialogo che qui vi abbiamo presentato racchiude a pieno il significato della comunicazione, un processo in continuo divenire.

La maggior parte di voi associa la comunicazione in senso lato ad una disciplina, che gia ai tempi di Socrate era molto adoperata e dallo stesso filosofo molto osteggiata, cioè la retorica. Non ci soffermeremo sul significato e sull’evoluzione storica di questo concetto, ma è importante sottolinearne alcuni aspetti.

Il “bel  parlare” non è comunicazione vera e propria, è solo uno dei tanti aspetti che investe il fenomeno comunicativo, che riguarda in particolar modo l’enunciazione del discorso o il parlare in pubblico. Quello che a noi interessa è sottolineare la differenza che sussiste tra la “confutazione” dei sofisti, ai quali era attribuita l’arte della retorica, e il dialogo socratico. In entrambi i casi si ha una discordanza di opinioni, ma c’è una differenza e la ritroviamo nello spirito che li anima.

Nella confutazione sofistica, proprio come nel contraddittorio giudiziario, tutto gioca nel riuscire ad aver ragione sull’opinione altrui, soffocandola con ogni possibile mezzo dialettico.

Nel dialogo socratico, invece, il fine principale era quello della ricerca comune della verità, anche a costo delle proprie convinzioni.

L’ideale della confutazione sofista è ridurre al silenzio l’interlocutore per arrivare ad una conclusione.

L’ideale del dialogo autentico è invece opposto: quello di un cammino di verità, quanto si vuole accidentato e inconcluso, ma mai inconcludente, lungo il quale le opinioni altrui servono almeno quanto le proprie.

Nel dialogo socratico non vi è il gusto della prevaricazione o della prevalenza sull’altro, ma al contrario, l’obiettivo è volto a liberare nell’altro energie, a rompere determinate cortecce superficiali, e di conseguenza ad innescare e fare emergere una riflessione.

Il dialogare socratico, pur nella sua eccessiva tensione costruttiva, e pur investendo energie per cogliere il punto debole del ragionamento dell’altro, ha il pregio di andare incontro all’interlocutore perché si configura come una discussione strutturata su domande e risposte tra persone associate dal comune interesse alla ricerca.

Da Socrate, dunque, mutuiamo importanti concetti che sono alla base del processo comunicativo:

  • la comunicazione è relazione con gli altri, è un comune sentire dove entrambi i soggetti crescono dalla relazione che stabiliscono;
  • i soggetti, in particolare il recettore, sono attivi ed entrambi dotati di facoltà opinanti (toglietevi dalla testa i condizionamenti, le persuasioni occulte ecc);
  • le parole acquistano significato nella nostra mente e non possiedono valore di per sè. Ciò è fondamentale perché presuppone la conoscenza del soggetto recettore che abbiamo di fronte.
  • Non possiamo parlare e cercare di stabilire un dialogo se pensiamo solo con la nostra mente e in base alla nostra acculturazione, esperienza di vita ecc. Dobbiamo calarci nei panni del nostro soggetto recettore, capire cosa è importante per lui! Solo così la comunicazione riesce e il dialogo diviene autentico. Tutte le incomprensioni nascono dal fatto che ognuno di noi continua a relazionarsi secondo il proprio punto di vista e non riesce a cogliere nell’altro ciò che per lui è importante.
  • Sanza conversazione o familiaritade impossibile è a conoscere li uomini. Dante –  “Convivio”

Queste riflessioni sono alla base del nostro Corso fortemente voluto, per prepararvi ad un migliore approccio relazionale e comunicativo con tutti gli attori dei vostri rapporti sociali.

Prof. Giuseppe Ragnetti

Tecniche e cautele nella Comunicazione con i Minori

Conferenza di apertura al Corso di formazione “Le basi e le tecniche della comunicazione umana” tenuto a Catania dal prof. Ragnetti per Operatori sociali delle amministrazioni pubbliche e del privato noprofit

Ogni individuo è al centro di una quantità di rapporti (genitore/figlio, marito/moglie, pubblica amministrazione/cittadino, dipendente/manager…ecc); non sempre, però è consapevole del contesto e delle dinamiche comunicative della situazione in atto.

La mancanza di questa consapevolezza rende poco efficaci ed efficienti sia le capacità relazionali, sia quelle comunicative. Questa consapevolezza è legata ad una capacità di osservare/ascoltare che è generalmente poco sviluppata. La maggior parte degli equivoci in cui l’individuo s’imbatte nella comunicazione interpersonale deriva dall’abitudine prevalente, come comunicatori, di non porsi nella posizione di ascoltatori e di non saper immaginare se gli altri riusciranno o meno a comprendere cosa stiamo per dire.

Molte forme di disagio esistenziale e di difficoltà in ambito familiare e professionale sono, anche, l’effetto di una comunicazione problematica, ambigua e contraddittoria. Da tale presupposto s’impone la necessità di individuare percorsi che consentano di apprendere i molteplici segreti della comunicazione interpersonale. Imparare a comunicare, però, non solo attraverso l’apprendimento di tecniche e strategie, ma soprattutto mediante un’attenta riflessione sul proprio modo di esserci e relazionarsi.

Ma che cosa è questa “comunicazione”?

La comunicazione non è ciò che vogliamo dire, ciò che noi pensiamo di dire, ciò che riteniamo di dover dire, ciò che abbiamo letto sui libri, ciò che abbiamo appreso, ecc. la comunicazione non è tutto questo. La comunicazione non avviene in partenza, avviene all’arrivo, cioè in colui che ascolta, nella sua testa. Bisogna sgomberare il campo da falsi preconcetti e da false credenze.

Ad esempio, molte volte sentiamo dire “Non esistono i valori”, “Non ci sono più i valori di una volta”, ecc. A voi che lavorate nel sociale molte volte vi “cadono le braccia” perchè i giovani non credono più a nulla e vi lamentate che c’è il vuoto. In realtà, si continuano a non capire le dinamiche, i meccanismi della comunicazione quando si fanno questi discorsi, perché questi giovani non è vero che non hanno più valori. Ma chi decide che cosa è un valore? La nostra cultura, i nostri genitori, il nostro sociale? Ci hanno detto che il valore è” questo e questo” e tutto ciò che non lo è, sarà soltanto un dis valore, quindi una seconda categoria, per cui i nostri ragazzi saranno, al massimo, portatori di dis-valori. E’ lì il contrasto, è lì, il parlarsi tra due unità che non hanno nessuna possibilità di capirsi. E allora?

Imposizione, repressione, autorità, che sono, ancora, la negazione all’ennesima potenza di una possibilità di relazionarsi. Allora dobbiamo subito, come partenza choc, metterci in testa che tutto ciò che fa di noi gli uomini che siamo,ha ben poco a che vedere con l’universo delle altre persone con cui interagiamo.

Tutto il nostro sforzo,quindi, di trasferire necessariamente, di imporre ai nostri figli le cose in cui crediamo non è corretto, perché dobbiamo comprendere che abbiamo a che fare con un altro essere umano, diverso da noi e che la società in cui noi siamo cresciuti è diversa da quella in cui loro stanno crescendo.

Voi che operate in situazioni problematiche dovete avere soprattutto una funzione di comprensione, di intervento, possibilmente con finalità terapeutiche, che vuol dire instaurare un dialogo per capire, per poter poi comunicare nella maniera più giusta ciò che “ scienza e coscienza” ritengono essere il comportamento ideale per quel tipo di problema, di patologia, di necessità sociale, ecc. Per gli operatori sociali, per chi si occupa di disagio, in particolare per chi lavora ed è a stretto contatto con i minori, è obbligatorio uscire fuori dai luoghi comuni, dai discorsi di salotto, dai “così fan tutti”: tutti voi dovete essere diversi, non potete essere come l’uomo della strada…

Dovete diventare innanzi tutto sociologi nel vostro lavoro, nel senso che dovete imparare a capire la società in quel momento, i cambiamenti, l’orientamento; quali sono le cose che interessano alle persone inserite in un determinato contesto, ai giovani in particolare.

Non è vero che i giovani non credono più a nulla; per esempio, credono al nulla, vi pare poco? Questi ragazzi hanno bisogno di qualcosa, ma questo può essere capito attraverso loro stessi.

Sono stato invitato a parlarvi di comunicazione e in particolare di come comunicare con i minori e a questo proposito vorrei dire che la comunicazione è una delle scienze più difficili anche se molto penalizzata. Tutti ne parlano, giornali, radio, televisione e adesso i cosidetti social, e ciò che impressiona è la pretesa di dare giudizi su una disciplina complessa, che si occupa dei rapporti tra gli esseri umani. Non esistono formule magiche nè regole fisse, perché non esistono esseri umani fissi, ragazzi uguali, programmati univocamente su cui possiamo fare ipotesi previsionali di comportamento, di reazioni costanti a determinati stimoli. Come si può pensare di circoscrivere un ragazzo in un modello! Se non sei così, se non ti comporti in un certo modo, c’è qualcosa che non va o, addirittura, “l’è tutto da rifare!”! E’ questo uno degli errori più gravi che commettono genitori ed educatori , insieme al fatto di non ascoltare più i ragazzi. A questo proposito è fondamentale sottolineare ed enfatizzare l’arte dell’ascolto, che avremo modo di approfondire come una delle premesse – base del processo comunicativo.

Ascoltare per conoscere, conoscere per capire, capire per comunicare, comunicare per agire.

Chi opera nel sociale come voi ha una grande responsabilità: capire anche la comunicazione inespressa, sentire ed ascoltare anche quello che non viene detto. Come capire se non mettendo le persone in condizione di parlare senza il terrore del giudizio? Il meccanismo di base è lavorare sull’uomo, fare assumere consapevolezza al singolo della propria personalità ,della sua miracolosa unicità, del suo essere interiore, quindi delle sue potenzialità e capacità; cioè dobbiamo restituire ai ragazzi la fiducia nei propri mezzi, dobbiamo far capire loro che possono farcela da soli, senza “aiuti” esterni (pensiamo all’uso di droghe, fumo, alcool ecc). Dovremmo capire che non solo i “bravi” sono bravi, e solo i “buoni” sono buoni: tutti noi siamo stati testimoni che non sempre i ragazzi “migliori” sono stati anche i migliori nella vita! Talvolta situazioni difficili, quasi insostenibili per un ragazzo, hanno fornito stimoli reattivi di tale forza positiva e creativa da trasformare uno sconfitto certo , un quasi emarginato messo all’angolo, in un adulto vittorioso e con tutti gli attributi a posto!

Il primo obiettivo, allora, è far assumere consapevolezza al ragazzo, ascoltare, condividere empaticamente, entrare dentro i problemi. Quando il ragazzo, la persona che ha problemi, assume consapevolezza, capisce che anche con le sue gambe può continuare a camminare. Siamo noi che dobbiamo incoraggiarli e dare forti motivazioni affinché ognuno di loro creda in se stesso, in un età che è fisiologicamente problematica e dove coesistono due spinte opposte: la voglia di diventare autonomi, staccarsi dai genitori e dal periodo della fanciullezza e rimanere, nel contempo, legati alla famiglia cercando in essa protezione, ascolto ed incoraggiamento.

Corso istituzionale di “Comunicazione” – 2016

Istituto_Fattorello FBl’appuntamento più atteso della settimana:

I LUNEDI’ DELLA COMUNICAZIONE AL “SERAFICO”
il piacere di ascoltare, conoscere, capire per comunicare

L’Istituto Francesco Fattorello in Roma, la prima Scuola di comunicazione in Italia, propone ogni settimana una full immersion relazionale e comunicativa

Dal 1° febbraio 2016 a fine giugno, tutti i lunedì dalle 17.30 alle 21.00, ti aspetta il Corso di “SCIENZE E METODOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE” con le seguenti aree tematiche:

  • Teoria della Tecnica sociale dell’Informazione
  • Scienze dell’Opinione
  • Tecniche della comunicazione scritta e orale
  • Rapporti interpersonali e comunicazione non verbale
  • Modalità relazionali: controllo delle barriere e sviluppo delle competenze comunicative
  • L’arte dell’ascolto e la sua funzione comunicativa
  • I linguaggi della comunicazione
  • Marketing e comunicazione politica
  • Promozione dell’Immagine e Tecniche operative
  • Funzioni aziendali e comunicazione organizzativa

La valutazione finale degli iscritti all’Istituto Fattorello individua anche la loro attitudine e disponibilità a:
– sviluppare rapporti interpersonali positivi
– comunicare in maniera chiara ed efficace in ogni possibile occasione
– gestire senza conflittualità i gruppi di lavoro
– contribuire in maniera creativa agli aspetti interattivi della didattica
– farsi carico di studi e ricerche di apprendimento, per argomenti di particolare interesse, su stimoli forniti dal docente
– presentare in aula relazioni su ricerche effettuate
– socializzare in senso lato
– affrontare situazioni e problemi in ottica propositiva, anche con l’individuazione di piccole innovazioni

Il nostro 70° Corso annuale dà continuità all’insegnamento della Tecnica Sociale dell’Informazione, già impartito dal prof. Francesco Fattorello presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, sin dal 1947.

La validità scientifica della nostra proposta formativa è garantita dalle originali metodologie dell’Istituto, unica Scuola regolarmente autorizzata e legittimata ad approfondire e diffondere l’impostazione teorica fattorelliana, anche attraverso l’attivazione di regolari Corsi didattici.

I nostri Corsi, nel pieno rispetto della volontà espressa dal prof. Fattorello prima e dai suoi eredi poi, non hanno subito discontinuità di nessun genere, consentendo in tal modo lunga vita alla prima Scuola italiana del settore.

L’Istituto è diretto dal prof. Giuseppe Ragnetti che ha contribuito alla diffusione della “Teoria della Tecnica sociale dell’informazione” in ambito universitario, attraverso il suo insegnamento presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e presso la Laurea Specialistica in Editoria Media e Giornalismo dell’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e presso altre Università italiane, nonché in prestigiosi contesti quali SSAI – Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, Questure, Prefetture, Scuola di Polizia Giudiziaria, Scuole di Formazione politica, Corsi di Comunicazione per le Forze dell’Ordine, Enti pubblici e Organizzazioni private.

Il prof. Ragnetti, garante della coerenza e correttezza delle diverse discipline nei confronti dell’impostazione teorica originale dell’Istituto, è coadiuvato da un équipe di Docenti, tutti ex allievi dell’Istituto stesso.

Con 70 anni di tradizione scientifica alle spalle e con tutta la responsabilità che ne deriva, adeguando tuttavia costantemente gli strumenti didattici e gli obiettivi della ricerca alle esigenze dei tempi e, talvolta, anticipandone l’evoluzione, l’Istituto si propone di fornire ancora oggi il bagaglio culturale indispensabile ai “maestri della comunicazione” ed a tutte le attività che si avvalgono delle migliori abilità relazionali e comunicative.

Una corretta comunicazione , comprendere e farci comprendere, ci dà forza, coraggio, voglia di fare, ci rende attori-protagonisti della nostra vita, ci permette di aiutare gli altri e noi stessi.

Se vuoi intraprendere uno dei tanti “mestieri della comunicazione” o più semplicemente superare i ”blocchi della comunicazione” e la paura del parlare, se vuoi acquisire maggiore autorevolezza, assertività e capacità di ascolto, se vuoi guadagnarti la stima e la considerazione dei tuoi interlocutori e ottenerne condivisione e consenso o, ancor di più, se vuoi aumentare la stima di te stesso e la fiducia nelle tue potenzialità allora è questo il Corso che stavi cercando.

La Sede didattica del Corso è presso la:
Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura
Istituto Seraphicum
Via del Serafico,1 – 00142 Roma-Eur
(raggiungibile con la METRO B capolinea Eur- Laurentina)

Per informazioni: segreteria telefonica allo 06-95.24.188 (lasciare nome e telefono e sarete richiamati) o per telefono al 335-833.42.51 (prof. Giuseppe Ragnetti) o al 329-63.22.430 (prof.ssa Alessandra Romano) o via posta elettronica a: info@istitutofattorello.org oppure a gragnetti@tiscali.it

Locandina Corso Fattorello

Anche per questo anno accademico l’Istituto Fattorello ha attivato la convenzione con l’Associazione internazionale AIESEC per la formazione dei loro iscritti particolarmente interessati ai temi della comunicazione.

L’attuale presidente di AIESEC Federica Di Iulio è stata allieva del corso del Fattorello nell’anno 2015.

Corso istituzionale di “Comunicazione” – 2015

Istituto_Fattorello FBl’appuntamento più atteso della settimana:

I LUNEDI’ DELLA COMUNICAZIONE AL “SERAFICO”
il piacere di ascoltare, conoscere, capire per comunicare

L’Istituto Francesco Fattorello in Roma, la prima Scuola di comunicazione in Italia, propone ogni settimana una full immersion relazionale e comunicativa

Dal 2 febbraio 2015 a fine giugno, tutti i lunedì dalle 17.30 alle 21.00, ti aspetta il Corso di “SCIENZE E METODOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE” con le seguenti aree tematiche:

  • Teoria della Tecnica sociale dell’Informazione
  • Scienze dell’Opinione
  • Tecniche della comunicazione scritta e orale
  • Rapporti interpersonali e comunicazione non verbale
  • Modalità relazionali: controllo delle barriere e sviluppo delle competenze comunicative
  • L’arte dell’ascolto e la sua funzione comunicativa
  • I linguaggi della comunicazione
  • Marketing e comunicazione politica
  • Promozione dell’Immagine e Tecniche operative
  • Funzioni aziendali e comunicazione organizzativa

La valutazione finale degli iscritti all’Istituto Fattorello individua anche la loro attitudine e disponibilità a:
– sviluppare rapporti interpersonali positivi
– comunicare in maniera chiara ed efficace in ogni possibile occasione
– gestire senza conflittualità i gruppi di lavoro
– contribuire in maniera creativa agli aspetti interattivi della didattica
– farsi carico di studi e ricerche di apprendimento, per argomenti di particolare interesse, su stimoli forniti dal docente
– presentare in aula relazioni su ricerche effettuate
– socializzare in senso lato
– affrontare situazioni e problemi in ottica propositiva, anche con l’individuazione di piccole innovazioni

Il nostro 69° Corso annuale dà continuità all’insegnamento della Tecnica Sociale dell’Informazione, già impartito dal prof. Francesco Fattorello presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, sin dal 1947.

La validità scientifica della nostra proposta formativa è garantita dalle originali metodologie dell’Istituto, unica Scuola regolarmente autorizzata e legittimata ad approfondire e diffondere l’impostazione teorica fattorelliana, anche attraverso l’attivazione di regolari Corsi didattici.

I nostri Corsi, nel pieno rispetto della volontà espressa dal prof. Fattorello prima e dai suoi eredi poi, non hanno subito discontinuità di nessun genere, consentendo in tal modo lunga vita alla prima Scuola italiana del settore.

L’Istituto è diretto dal prof. Giuseppe Ragnetti che ha contribuito alla diffusione della “Teoria della Tecnica sociale dell’informazione” in ambito universitario, attraverso il suo insegnamento presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e presso la Laurea Specialistica in Editoria Media e Giornalismo dell’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e presso altre Università italiane, nonché in prestigiosi contesti quali SSAI – Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, Questure, Prefetture, Scuola di Polizia Giudiziaria, Scuole di Formazione politica, Corsi di Comunicazione per le Forze dell’Ordine, Enti pubblici e Organizzazioni private.

Il prof. Ragnetti, garante della coerenza e correttezza delle diverse discipline nei confronti dell’impostazione teorica originale dell’Istituto, è coadiuvato da un équipe di Docenti, tutti ex allievi dell’Istituto stesso.

Con 69 anni di tradizione scientifica alle spalle e con tutta la responsabilità che ne deriva, adeguando tuttavia costantemente gli strumenti didattici e gli obiettivi della ricerca alle esigenze dei tempi e, talvolta, anticipandone l’evoluzione, l’Istituto si propone di fornire ancora oggi il bagaglio culturale indispensabile ai “maestri della comunicazione” ed a tutte le attività che si avvalgono delle migliori abilità relazionali e comunicative.

Una corretta comunicazione , comprendere e farci comprendere, ci dà forza, coraggio, voglia di fare, ci rende attori-protagonisti della nostra vita, ci permette di aiutare gli altri e noi stessi.

Se vuoi intraprendere uno dei tanti “mestieri della comunicazione” o più semplicemente superare i ”blocchi della comunicazione” e la paura del parlare, se vuoi acquisire maggiore autorevolezza, assertività e capacità di ascolto,
se vuoi guadagnarti la stima e la considerazione dei tuoi interlocutori e ottenerne condivisione e consenso o, ancor di più, se vuoi aumentare la stima di te stesso e la fiducia nelle tue potenzialità allora è questo il Corso che stavi cercando.

La Sede didattica del Corso è presso la:
Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura
Istituto Seraphicum
Via del Serafico,1 – 00142 Roma-Eur
(raggiungibile con la METRO B capolinea Eur- Laurentina)

Per informazioni: segreteria telefonica allo 06-95.24.188 (lasciare nome e telefono e sarete richiamati) o per telefono al 335-833.42.51 (prof. Giuseppe Ragnetti) o al 329-63.22.430 (prof.ssa Alessandra Romano) o via posta elettronica a: info@istitutofattorello.org oppure a gragnetti@tiscali.it

Seminario intensivo di Studi ad Ariccia per il fine Corso 2014

Anche quest’anno, nelle giornate del 7 e 8 giugno, si è tenuto il consueto week-end out-door, ad ARICCIA presso l’ospitale “Casa del Divin Maestro”, immersa nel verde di un parco secolare, con vista sul magnifico Lago di Albano.

E’ ormai una tradizione per gli iscritti all’Istituto “Francesco Fattorello” approfondire gli argomenti affrontati durante l’anno, in insolite lezioni nel verde, sotto l’esperta guida del prof. Giuseppe Ragnetti.

Nella sessione intensiva di Ariccia si sono privilegiati gli aspetti pratici della comunicazione che hanno coinvolto tutti i partecipanti.

Particolarmente apprezzato e sentito il dopocena con “La storia infinita” e il “Vorrei ma non posso e potrei ma non voglio”.

Ancora una volta il tempo è volato e il momento dei saluti ha lasciato l’amaro in bocca ma con un sincero desidero di “arrivederci a presto!”.

Alcune foto del Seminario di Ariccia scattate dal grande fotografo, Fattorelliano DOC, Roberto Gaeta Carinucci

Nella foto single il prof. Ragnetti ovvero “Il vecchio e il lago” parafrasando un classico della letteratura mondiale: “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingwai

Corso istituzionale di “Comunicazione” – 2014

Istituto_Fattorello FBl’appuntamento più atteso della settimana:

I LUNEDI’ DELLA COMUNICAZIONE AL “SERAFICO”
il piacere di ascoltare, conoscere, capire per comunicare

L’Istituto Francesco Fattorello in Roma, la prima Scuola di comunicazione in Italia, propone ogni settimana una full immersion relazionale e comunicativa

Dal 3 febbraio 2014 a fine giugno, tutti i lunedì dalle 17.30 alle 21.00, ti aspetta il Corso di “SCIENZE E METODOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE” con le seguenti aree tematiche:

  • Teoria della Tecnica sociale dell’Informazione
  • Scienze dell’Opinione
  • Tecniche della comunicazione scritta e orale
  • Rapporti interpersonali e comunicazione non verbale
  • Modalità relazionali: controllo delle barriere e sviluppo delle competenze comunicative
  • L’arte dell’ascolto e la sua funzione comunicativa
  • I linguaggi della comunicazione
  • Marketing e comunicazione politica
  • Promozione dell’Immagine e Tecniche operative
  • Funzioni aziendali e comunicazione organizzativa

La valutazione finale degli iscritti all’Istituto Fattorello individua anche la loro attitudine e disponibilità a:
– sviluppare rapporti interpersonali positivi
– comunicare in maniera chiara ed efficace in ogni possibile occasione
– gestire senza conflittualità i gruppi di lavoro
– contribuire in maniera creativa agli aspetti interattivi della didattica
– farsi carico di studi e ricerche di apprendimento, per argomenti di particolare interesse, su stimoli forniti dal docente
– presentare in aula relazioni su ricerche effettuate
– socializzare in senso lato
– affrontare situazioni e problemi in ottica propositiva, anche con l’individuazione di piccole innovazioni

Il nostro 68° Corso annuale dà continuità all’insegnamento della Tecnica Sociale dell’Informazione, già impartito dal prof. Francesco Fattorello presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, sin dal 1947.

La validità scientifica della nostra proposta formativa è garantita dalle originali metodologie dell’Istituto, unica Scuola regolarmente autorizzata e legittimata ad approfondire e diffondere l’impostazione teorica fattorelliana, anche attraverso l’attivazione di regolari Corsi didattici.

I nostri Corsi, nel pieno rispetto della volontà espressa dal prof. Fattorello prima e dai suoi eredi poi, non hanno subito discontinuità di nessun genere, consentendo in tal modo lunga vita alla prima Scuola italiana del settore.

L’Istituto è diretto dal prof. Giuseppe Ragnetti che ha contribuito alla diffusione della “Teoria della Tecnica sociale dell’informazione” in ambito universitario, attraverso il suo insegnamento presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e presso la Laurea Specialistica in Editoria Media e Giornalismo dell’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e presso altre Università italiane, nonché in prestigiosi contesti quali SSAI – Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, Questure, Prefetture, Scuola di Polizia Giudiziaria, Scuole di Formazione politica, Corsi di Comunicazione per le Forze dell’Ordine, Enti pubblici e Organizzazioni private.

Il prof. Ragnetti, garante della coerenza e correttezza delle diverse discipline nei confronti dell’impostazione teorica originale dell’Istituto, è coadiuvato da un équipe di Docenti, tutti ex allievi dell’Istituto stesso.

Con 68 anni di tradizione scientifica alle spalle e con tutta la responsabilità che ne deriva, adeguando tuttavia costantemente gli strumenti didattici e gli obiettivi della ricerca alle esigenze dei tempi e, talvolta, anticipandone l’evoluzione, l’Istituto si propone di fornire ancora oggi il bagaglio culturale indispensabile ai “maestri della comunicazione” ed a tutte le attività che si avvalgono delle migliori abilità relazionali e comunicative.

Una corretta comunicazione , comprendere e farci comprendere, ci dà forza, coraggio, voglia di fare, ci rende attori-protagonisti della nostra vita, ci permette di aiutare gli altri e noi stessi.

Se vuoi intraprendere uno dei tanti “mestieri della comunicazione” o più semplicemente superare i ”blocchi della comunicazione” e la paura del parlare, se vuoi acquisire maggiore autorevolezza, assertività e capacità di ascolto,
se vuoi guadagnarti la stima e la considerazione dei tuoi interlocutori e ottenerne condivisione e consenso o, ancor di più, se vuoi aumentare la stima di te stesso e la fiducia nelle tue potenzialità allora è questo il Corso che stavi cercando.

La Sede didattica del Corso è presso la:
Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura
Istituto Seraphicum
Via del Serafico,1 – 00142 Roma-Eur
(raggiungibile con la METRO B capolinea Eur- Laurentina)

Per informazioni: segreteria telefonica allo 06-95.24.188 (lasciare nome e telefono e sarete richiamati) o per telefono al 335-833.42.51 (prof. Giuseppe Ragnetti) o al 329-63.22.430 (prof.ssa Alessandra Romano) o via posta elettronica a: info@istitutofattorello.org oppure a gragnetti@tiscali.it

Il 2013 al Fattorello

Istituto“Francesco Fattorello”
Dal 1947 “La via italiana alla comunicazione”
Direttore: prof. Giuseppe Ragnetti

L’APPUNTAMENTO PIU’ ATTESO DELLA SETTIMANA
I VENERDI DELLA COMUNICAZIONE AL “SERAFICO”
Il piacere di ascoltare, conoscere, capire per comunicare

L’Istituto Francesco Fattorello in Roma, la prima Scuola di comunicazione in Italia,
propone ogni settimana una “full immersion relazionale e comunicativa”
A partire dal 1°febbraio 2013, tutti i venerdi dalle 17.30 alle 21.00, ti aspetta il Corso di
“SCIENZE E METODOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE”

Il nostro 67° Corso annuale dà continuità all’insegnamento della Tecnica Sociale dell’Informazione, già impartito dal prof. Francesco Fattorello presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, sin dal 1947.

La validità scientifica della nostra proposta formativa è garantita dalle originali metodologie dell’Istituto, unica Scuola regolarmente autorizzata e legittimata ad approfondire e diffondere l’impostazione teorica fattorelliana, anche attraverso l’attivazione di regolari Corsi didattici.

L’Istituto è diretto dal prof. Giuseppe Ragnetti che ha contribuito alla diffusione del- la “Teoria della Tecnica sociale dell’informazione” in ambito universitario, attraverso il suo insegnamento presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e presso la Laurea Specialistica in Editoria Media e Giornalismo dell’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e presso altre Università italiane nonchè in prestigiosi contesti quali SSAI –Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, Questure, Prefetture, Scuola di Polizia Giudiziaria, Scuole di Formazione politica, Corsi di Comunicazione per le Forze dell’Ordine,Enti pubblici e Organizzazioni private.

Il prof. Ragnetti, garante della coerenza e correttezza delle diverse discipline nei confronti dell’impostazione teorica originale dell’Istituto, è coadiuvato da un èquipe di Docenti, tutti ex allievi dell’Istituto stesso.

Con quasi 70 anni di tradizione scientifica alle spalle e con tutta la responsabilità che ne deriva, adeguando tuttavia costantemente gli strumenti didattici e gli obiettivi della ricerca alle esigenze dei tempi e, talvolta, anticipandone l’evoluzione, l’Istituto si propone di fornire ancora oggi il bagaglio culturale indispensabile ai “maestri della comunicazione” e a tutte le attività che si avvalgono delle migliori abilità relazionali e comunicative.

Una corretta comunicazione , comprendere e farci comprendere, ci dà forza, coraggio, voglia di fare, ci rende attori-protagonisti della nostra vita, ci permette di aiutare gli altri e noi stessi.

Se vuoi intraprendere uno dei tanti “mestieri della comunicazione” o più semplicemente superare i ”blocchi della comunicazione” e la paura del parlare, se vuoi acquisire maggiore autorevolezza, assertività e capacità di ascolto,
se vuoi guadagnarti la stima e la considerazione dei tuoi interlocutori e ottenerne condivisione e consenso o, ancor di più, se vuoi aumentare la stima di te stesso e la fiducia nelle tue potenzialità

allora è questo il Corso che stavi cercando.

La Sede didattica del Corso è:

Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura
Istituto Seraphicum
Via del Serafico,1 – 00142 Roma-Eur

Per informazioni: 06-9524188 (indicare nome e telefono alla segreteria tel.) cell. 335-8334251(prof.Giuseppe Ragnetti) – 329-6322430(prof. Alessandra Romano)

Edizione del 65° corso di formazione: dal 3 febbraio 2012

METODOLOGIA DELL’INFORMAZIONE

TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE

Corso istituzionale anno 2012

A cura di: Prof. Giuseppe Ragnetti – Direttore “Istituto F. Fattorello”

“Itinerario di comunicazione”

rosadeiventi

 

Nelle complesse e innumerevoli “vie” della comunicazione, ognuno di noi si orienta in base alla propria “mappa” mentale. Ogni essere umano possiede, dunque, un suo personale “percorso” nel proprio mondo che gli consente di vederlo in maniera totalmente soggettiva, grazie al quale si avventura nel viaggio quotidiano della propria esistenza.

Accade, però, che l’uomo, essere incline all’associazione, compia, nella maggior parte dei casi, questo viaggio in compagnia di altri suoi simili! Come fare allora a mettere insieme tante e varie “mappe” per raggiungere la meta comune? Le strade da percorrere sono diverse in base al numero, all’orientamento e alle esigenze dei viaggiatori e, per evitare di “girare intorno”, è opportuno decidere insieme la via da intraprendere ….comunicando e aprendosi al dialogo.

Il bisogno di comunicare con gli altri è una prerogativa irrinunciabile dell’uomo. Il comunicare è come una strada a doppia corsia: viaggiano parallelamente l’essere consapevoli del proprio stato d’animo e il relazionarsi positivamente con gli altri.

La comunicazione è un processo mai definito e mai definitivo, proprio perché è un fenomeno che “scorre” incessantemente; è in continua evoluzione semplicemente perché gli esseri umani sono diversi gli uni dagli altri, mai rigidamente precostituiti, non si possono applicare, nelle relazioni interpersonali, ricette ad effetto immediato o formule magiche.

Capire i meccanismi della comunicazione in tutti i suoi aspetti ci aiuta, nel percorso della vita, a far fronte a tutti quei fattori che si immettono costantemente nel contesto sociale, lavorativo e familiare di ognuno di noi e che, a volte, rallentano, fermano, accelerano o, addirittura, ne deviano la meta da raggiungere.

“Al lavoro!!!”

Attraverso il “mare della comunicazione” approderemo, di volta in volta, a porti sicuri rappresentati dai vari capisaldi della comunicazione, oggetto del nostro Corso.

Le aree tematiche che verranno affrontate e sviluppate durante il corso sono:

La Tecnica sociale dell’Informazione. Le Scienze dell’Opinione. Corso di Comunicazione generale (Dalla comunicazione ai comportamenti; I presupposti della comunicazione; L’essere umano che ascolta e l’ascolto dell’essere umano; L’ascolto attivo; La comunicazione assertiva; Le componenti dell’assertività; La comunicazione come strumento; Le abilità comunicative; I blocchi della comunicazione; La comunicazione non verbale.)

La Teoria della Tecnica Sociale dell’Informazione fu ideata e insegnata per la prima volta da Francesco Fattorello sin dall’anno accademico 1947/’48.

L’obiettivo che intendiamo raggiungere con la nostra proposta formativa, è quello di mettere a disposizione degli studenti e di tutte le persone interessate l’approccio teorico fattorelliano che rappresenta una visione di una incredibile modernità e ci sembra poter fornire una risposta adeguata alle crescenti esigenze di informazione e comunicazione che connotano le società democratiche di oggi.

E allora….. scaldiamo i motori e prepariamoci a partire per l’edizione 2012 del nostro Corso , giunto ormai al 65° anno di formazione: dal 3 febbraio tutti i venerdi dalle 17.00 alle 20.30.

Il prof. Ragnetti , in attesa di conoscere i prossimi amici del “Fattorello” augura a tutti un nuovo anno interessante e utile per la propria crescita personale e professionale .

Prof. Giuseppe RAGNETTI

cell. 335-8334251

Mail: gragnetti@tiscali.it

http://www.istitutofattorello.org

 

 

        

Istituto “Francesco Fattorello”

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Dal 1947

LA VIA ITALIANA ALLA COMUNICAZIONE

I VENERDI’ DELLA COMUNICAZIONE

L’APPUNTAMENTO PIU’ ATTESO DELLA SETTIMANA:

il piacere di ascoltare, capire e comunicare

 

Dopo una settimana densa di impegni e piena di stress, vieni da noi per allontanare finalmente la stanchezza e godere appieno del weekend.

l’Istituto Francesco Fattorello in Roma, la prima scuola di comunicazione in Italia, propone, ogni settimana, una “full immersion relazionale e comunicativa”.

Tutti i venerdì dalle 18 alle 21, ti aspetta il corso di “Scienze e Metodologia dell’Informazione e della Comunicazione”, rivolto a tutti coloro che sentono l’esigenza di comunicare meglio con gli altri, in ambito lavorativo, in famiglia, con l’altro sesso o, più semplicemente, con gli amici al bar.

Comunicare bene è utile a tutti e non solo agli addetti ai lavori, perchè ti permette di farti comprendere, di trovare il coraggio e la voglia di fare, rendendoti protagonista della tua vita.

Se vuoi quindi intraprendere uno dei tanti “mestieri della comunicazione” o più semplicemente, guadagnarti la stima e la considerazione di colleghi, datori di lavoro, clienti, amici, parenti, o superare brillantemente gli esami o ancor più se vuoi aumentare la stima di te stesso…….allora questo Corso è per te!
Il nostro corso presenta una rigorosa impostazione scientifica mirata ad una crescita personale innanzitutto e professionale, altamente qualificata nell’ambito delle abilità relazionali e comunicative.
Affrettati perché la nostra piccola Scuola ha posti limitati!

www.istitutofattorello.org

Direttore Prof. G. Ragnetti tel. 335.334251 – Segr. tel. 06.9524188 gragnetti@tiscali.it

Prof. A. Romano Marketing e Comunicazione 329.6322430 al.romano29@libero.it
Sede didattica Pontificia Facoltà Teologica Istituto Seraphicum- via del Serafico,1 Roma/ Eur

web master: capassos@hotmail.com

L’impostazione della nostra attività formativa

Prof. GIUSEPPE RAGNETTI – Direttore dell’ Istituto Fattorello

Tra il caos delle Università,nel mare magnum di proposte di corsi, lauree triennali o specialistiche, seminari, master e scuole private ad altissimo livello, il nostro Istituto è in grado di fare da trait-de-union tra una scelta ben definita,quale può essere l’Università ed un approfondimento di tutte quelle materie che ruotano intorno al mondo della comunicazione.

La Scuola fondata nel 1947 dal Professore Francesco Fattorello giunge così al suo sessantaduesimo anno di attività. La finalità dell’Istituto,perfettamente in sintonia con il suo fondatore,è la preparazione ai “mestieri della comunicazione ”e all’acquisizione delle fondamentali abilità relazionali e comunicative.

Materie fondamentali sono la Teoria della Tecnica Sociale dell’Informazione,le Scienze dell’opinione e tutte le discipline inerenti alle molteplici Tecniche della comunicazione.L’Istituto che vanta un’esperienza pluridecennale organizza, inoltre, la sua attività di ricerca operando su due versanti fondamentali:quello scientifico per l’analisi e l’interpretazione del fenomeno dell’informazione e quello pratico finalizzato alla definizione di una tecnica dell’informazione come strumento metodologico fondamentale.

L’Istituto Fattorello costituisce in Italia il primo centro di approfondimento e di didattica per la preparazione degli operatori dell’informazione. L’Istituto ha sede in Roma e collabora a livello internazionale con i maggiori centri studi nell’ambito della comunicazione tra cui l’International Association for mass communication research (IAMCR-AIERI), fondata nel 1957 a Parigi dall’UNESCO di cui, sin dalla fondazione, è membro istituzionale.

L’ Istituto Fattorello è in grado di fare da trait-de-union tra una scelta ben definita, quale può essere l’Università ed un approfondimento di tutte quelle materie che ruotano intorno al mondo della comunicazione.

 

PRINCIPALI AREE TEMATICHE

TEORIA DELLA TECNICA SOCIALE DELL ’INFORMAZIONE
SCIENZE DELL ’OPINIONE
DOXOMETRIA
MODALITÀ RELAZIONALI:
CONTROLLO DELLE BARRIERE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE COMUNICATIVE
L ’ARTE DELL ’ASCOLTO E LA SUA FUNZIONE COMUNICATIVA
RAPPORTI INTERPERSONALI E COMUNICAZIONE NON VERBALE
TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE SCRITTA E ORALE
FUNZIONI AZIENDALI E COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA
MARKETING DI RELAZIONE
MARKETING E COMUNICAZIONE POLITICA
I LINGUAGGI DELLA COMUNICAZIONEPROMOZIONE DELL ’IMMAGINE E TECNICHE OPERATIVE